1.
Origine delle confraternite
L'origine delle confraternite è antichissima
e alcuni la fanno rimontare ai primi tempi della chiesa. Di
esse si parla nel concilio di Nantes (IX secolo), ma 1' origine
delle moderne confraternite rimonta al secolo XIII, nel quale
lo spirito di associazione si manifestò vivis-simo in
tutte le classi sociali.
Ebbero scopo religioso, avendo per fine le pratiche di devozione
e la salvazione dell'anima, e poiché a tale uopo occorrevano
anche delle opere buone, alcune confraternite stabilirono nelle
loro regole di soccorrere ai bisognosi, visitare i carcerati,
assistere gì' infermi, confortare i moribondi e dare
sepoltura ai cadaveri dei poveri. Furono gran parte della vita
del popolo, e il loro studio giova a far conoscere usanze e
costumi ora scomparsi.
2.
Usanze comuni a tutte le confraternite
Le confraternite vivevano colle contribuzioni dei confrati,
e alcune anche con la questua e con le rendite. Esse avevano dei
distintivi : uno stendardo il cui colore differiva in ogni confraternita,
un sacco detto volgarmente cappa e consistente in un camice bianco
stretto ai fianchi da un cingolo, una mantellettta e un cappuccio
con visiera, un abitino, una placca, ecc.
I confrati si riunivano nelle chiese o nei propri oratorii per
gli esercizi di pietà e di religione, le adunanze si tenevano
a porte chiuse e i conflati erano obbligati a mantenére
il segreto di quanto in esse si faceva. 11 capitolo ottavo della
congregazione del Giovedì sotto titolo del SS- Viatico
del comune di Ciminna prescriveva : « Sopra tutto si tenga
sotto silenzio quanto occorre in congregazione sotto pena di dover
essere cancellato chi incorrerà nella trasgressione di
questa regola tanta necessaria per la buona dirczione dei fratelli
».
Le confraternite erano per lo più rette da tre confrati,
che formavano la sedia e si chiamavano il Superiore e
i Congiunti di mano destra e di mano sinistra. Erano eletti a
votazione e duravano in carica un anno. Le elezioni erano precedute
dall' invocazione del Veni Creator Spiritus e seguite dal canto
del Te Deum laudamus.
Era severamente proibito ai confrati procurare voti per sé
o per altri sotto pena di essere espulsi dalla confraternita.
Il capitolo ventiduesimo della detta congregazione del Giovedì
prescriveva : « Si determina per via del presente capitolo,
che qualunque volta alcuno dei fratelli, facesse, o facesse fare
voti di superiore, o di altro ufficiale della medesima congregazione,
tanto per sé stesso, quanto per altri, siano di un subito
cancellati tutti, e quanti incorreranno m tale eccesso sapendosi
o avanti o dopo, ed in qualunque tempo si sia di tale elezione,
et etiam, che si ritrovasse in atto superiore, sia cancellato,
ed in tale caso reggerà e governerà tutto questo
Istituto in sua vece il Padre della congregazione per il resto
delli quattro mesi correnti »1.
Oggi le dette confraternite sono quasi estinte da per tutto, perché
son venute meno le cause che le produssero e non rispondono più
ai bisogni della società attuale. Altre associazioni, unite
fra loro in grandi federazioni, son venute a sostituirle non pel
bene dell' anima, ma per fini esclusivamete economici e politici.
Solamente i vecchi rimpiangono quelle istituzioni, perché
con esse son cadute tante usanze, alle quali erano affezionati
(1) Fra
le varie confraternite sorgevano spesso delle questioni, per
la precedenza nelle processioni, simili -.lite brighe degli
ordini telìgiosi dì un tempo pel diritto di priorità,
che cessarono definitivamente con la loro soppressione avvenuta
nel 1866. In linea di massima tali litigi furono regolati dall'
antichità della loro fondazione, ma tuttavia persistono
ancora fra alcun* confralernite.
3. Confraternite di Ciminna.
Le confraternite sorte in Ciminna, dette comunemente
fratellanze, furono cicca trenta, delle quali la maggior parte
sono estinte da molto tempo, altre stanno per estinguersi
e poche esistono ancora con un numero notevole di confrati.
Ecco l'elenco sommario di esse con 1' anno della fondazione
e le usanze più caratteristiche.
Confraternita del SS. Sacramento
Fu fondata nel 1545 nella Madrice ed esiste ancora con
più di trecento confrati tutti contadini.
II distintivo consiste in un camice bianco stretto ai lombi
da un cordone rosso detto cingolo, mantelletta rossa, cappuccio
bianco con visiera a buchi e una placca a sinistra del petto
con l'effige del SS. Sacramento. Essa è retta da sei
rettori, i quali sono eletti ogni anno nella terza domenica
di agosto. L'elezione avviene nel seguente modo : ogni rettore
che esce dalla carica sceglie due confrati, che non siano debitori
della confraternita, e su quelli scelti si fa votazione segreta.
I sei che avranno maggiori voti saranno i nuovi rettori e della
loro elezione si stipulava anticamente atto pubblico. Accade
spesso che quando scadono i nuovi eletti, questi scelgono coloro
che li avevano proposti. In questo modo avviene quello che si
dice : nesci Masi e trasi Brasi.
I confrati hanno 1' obbligo di riunirsi ogni terza domenica
di mese. La mattina prima di fare giorno il confrate bidello
gira per le strade con un campanello, fermandosi ogni tanto
per dire a voce forte : Fratelli, Gesù Sagramintatu ci
voli, e quando la riunione deve farsi col sacco, aggiunge :
cu la cappa. Da ciò è nato il modo proverbiale
: iri facennu 'u bidellu : cioè andare in giro
per avvisare persone.
I confrati hanno pure 1' obbligo di far celebrare con solennità
la festa del Corpus Domini, intervenire alle processioni, dove
hanno il posto Jigniore fra tutte le confraternite e il giovedì
santo farsi il precetto pasquale e visitare i sepolcri (fari
'a cerca).
Confraternita del SS. Rosario
Fu fondata nel 1554 nella chiesa di S. Domenico, ma
nel 1676 eressero un oratorio proprio. Ora è estinta
da pochi anni.
II distintivo consisteva in un camice bianco con cingolo nero,
dal quale pendeva a destra una corona del rosario, mantelletta
nera e cappuccio bianco con visiera a buchi e una piccola
croce sul petto e calzette bianche.
Era retta da un Superiore e due Congiunti, che erano eletti
ogni anno.
Essi avevano !' obbligo di riunirsi la puma domenica d' ogni
mese nel proprio oratorio per fare oli esercizi di religione,
intervenire alle processioni della Madonna del Rosario, del
Corpus Domini e del SS. Crocifisso
Compagnia del SS. Nome di Gesù detta comunemente
Nome di Dio
Fu fondata nel 1570 nella chiesa di S. Domenico, ma
nell' anno seguente i confrati eressero una cappella propria
dentro la detta chiesa.
Il distintivo consisteva in un camice bianco con cingolo rosso,
mantello bianco orlato di un filo rosso e cappuccio bianco
con visiera. La Compagnia era retta da un Superiore e due
Congiunti, cheerano eletti ogni anno il giorno 1 gennaio.
Avevano l'obbligo di celebrare con solennità la festa
del SS. Nome di Gesù, che avveniva nel detto giorno.
Compagnia di Sant' Onofrio
Fu fondata nel 1598 ed ora è estinta da^molto
tempo. Era composta di contadini e aveva le stesse regole
di quella omonima esistente in Palermo. Viveva con poche rendite
e con la questua.
11 distintivo consisteva in un camice bianco e mantello di
color cenerino.
I confrati avevano 1' obbligo di riunirsi nella chiesa di
S. Francesco e assistere ogni anno alle funzioni del giovedì
e del venerdì santo nella chiesa di S. Giovanni Battista.
Fu fondata nella seconda metà del secolo XVI
da Don Guglielmo Ventimiglia, barone di Ciminna, dentro la
chiesa di Santa Margherita oggi diruta, e seguiva le regole
di quella di Palermo fondata nel 1541, che aveva il privilegio
di liberare ogni anno nel venerdì santo un reo dalla
morte. I confrati erano tutti gentiluomini e la compagnia
cessò di esistere nella prima metà del secolo
XIX.
II distintivo era uguale a quello della compagnia omonima
di Palermo, cioè camice e cappuccio di tela bianca
con visiera, cingolo bianco, dal quale pendeva a sinistra
la corona del rosario, e un' immagine del SS. Crocifisso dipinta
a colore al lato sinistro della visiera, che il Governatore,
per distinguersi, portava sul petto.
I confrati erano retti da un Governatore eletto da essi.
Avevavo 1' obbligo d' assistere a ben morire i condannati
al supplizio e mantenerli a spese della Compagnia dal giorno
che entravano in cappella, visitare i carcerati una volta
al mese e gì' infermi.
Unione delle Anime Sante del Purgatorio detta altrimenti
Miseremini
Fu fondata nel 1602 nella chiesa di S. Pietro, oggi
detta del Purgatorio, e seguiva le regole di quella di S.
Matteo in Palermo, della quale godeva i privilegi e i suffragi
e cessò di esistere alcuni anni addietro.
L" Unione viveva con le rendite lasciate da pii testatori,
col contributo volontario d' ogni confrate e con la questua
fatta nel paese da un confiate, che diceva a voce alta: Armi
Santi! e poiché il denaro andava a beneficio di
molti, il popolo commentava : Armi Santi ! Cogghi unu
e mancianu tanti.
L' Unione era retta da un Unito maggiore detto Superiore e
due Uniti minori detti di mano destra e di mano sinistra,
ed erano eletti ogni anno nel primo venerdì di settembre
e non potevano essere confermati.
I confrati avevano l'obbligo di riunirsi ogni venerdì
al suono di campana per recitare devotamente l'ufficio dei
morti.
Quando si ammalava un confrate, due fratelli designati dall'
Unito maggiore dovevano visitare l'infermo e provvederlo di
denaro, se ne aveva bisogno, e di conforti spirituali
Confraternita dei SS. Crisipino e Crispiniano detta
anche Mastranza o corporazione dei Maestri calzolai
Fu fondata nell' anno 1620 nella chiesa del Purgatorio.
I confrati dovevano essere tutti calzolai e si professavano
il 25 ottobre di ogni anno nella festa dei detti santi. Essi
erano retti da un Console e due Consiglieri eletti ogni anno
nel suddetto giorno.
I confrati dovevano pagare ogni anno tari 3 se erano maestri
cai zolai e tari I e grani 10 se erano lavoranti calzolai,
e riunirsi una volta ali' anno nel detto giorno. Essi avevano
diritto al sorteggio di onze 10 da farsi ogni anno il 25 ottobre
per matrimonio o monacato a favore delle loro figlie, ma quelli
che non adempivano al pagamento per tre anni dr seguito, o
che non erano nativi di Ciminna, erano , esclusi da tale diritto.
Compagnia dell' Immacolata Concezione
Fu fondata l'anno 1653 nella chiesa di S. Francesco,
ma dopo alquanti anni eressero un oratorio proprio ed ora
è estinta da poco tempo.
Il distintivo consisteva in un camice di tela bianca con cingolo,
mantello celeste e cappuccio bianco a visiera, un cappello
con laccio di colore pure celeste e a sinistra del petto una
figura di Maria Immacolata. Il Superiore e i Congiunti avevano
un nastrino bianco pendente dal collo e nelle funzioni solenni
il Superiore teneva un bastone. Nessun confrate poteva portare
il sacco arricciato, né zagaretìi alle scarpe,
ma doveva indossare la divisa con tutta 1' onestà possibile.
I confrati erano retti da un Governatore che doveva saper
leggere ed essere persona esemplare e da due Congiunti che
erano eletti il giorno 8 dicembre di ogni anno.
Congregazione del Giovedì
Fu fondata l'anno 1703 nella chiesa Madre ed esiste
tuttora.
Il distintivo consiste nell' insegna del SS. Sacramento affissa
nello stendardo e negli stendardelli della Congregazione.
I confrati erano retti nei tempi passati da un Superiore,
da un ecclesiastico e da un segretario che duravano in carica
quattro mesi ; ora da un Superiore e due Congiunti, che sono
eletti ogni anno.
Anticamente ogni primo giovedì di mese essi facevano
1'esercizio della buona morte. Si sceglieva a sorte il nome
di un confrate, il quale per lo spazio di un mese doveva dispersi
a questo santo esercizio. Arrivato il giorno stabilito, si
riunivano tutti i confrati nell'oratorio, e finita la meditazione,
il superiore chiamava il fratello designato dalla sorte, il
quale si presentava con una fune al collo e una corona di
spine sul capo. Quindi con le mani sul petto si distendeva
supino nel luogo preparato e faceva gli atti necessari che
gli venivano suggeriti da un sacerdote destinato dal superiore,
dopo i quali se ne faceva la raccomandazione dell' anima secondo
la formula del rituale romano e il metodo disposto dalla detta
Congregazione.
Nella vigilia della festa del Corpus Domini i confrati si
riuniscono alle ore 21 italiane alla Madrice per fare la processione
delle scope, che percorre le stesse vie del SS. Sacramento,
procedendo in atto di scopare e di levare pietre con ceste.
Sono accompagnati dalla banda musicale e dal padre della Congregazione.
Nella prima domenica dopo Pasqua i confrati fanno una processione
solenne, durante la quale sono comunicati a domicilio gl'infermi
che non possono recarsi in chiesa per farsi il precetto pasquale,
e tale processione è chiamata il precetto dei malati.
Confraternita della Solitudine detta volgarmente il
Sabato
Fu fondata ne 11' anno 1774 dentro la chiesa del Purgatorio,
ed esiste ancora. I confrati sono retti da un Superiore e
due Congiunti, che durano in carica un anno. Essi hanno l'obbligo
di fare nella sera del venerdì santo la processione
di Maria Addolorata e durante la notte fare a turno la cosidetta
ora santa.
Nei tempi passati essi avevano anche 1' obbligo di far seppellire
i cadaveri dei poveri, che non potevano avere esequie ed essere
sepolti cristianamente. A tale uopo quando avveniva la morte
di un povero, due confrati andavano questuando nel paese e
dicendo a voce alta : Opra santa ! cioè opera santa.
Il denaro raccolto serviva per pagare lu tabbutu e il trasporto
in chiesa del cadavere. Tale usanza è ora scomparsa,
poiché i municipi, dopo 1' impianto dei cimiteri, hanno
il dovere di far seppellire a spese proprie i cadaveri dei
poveri.
A Palermo questo ufficio era adempito dalle confraternite
della Misericordia le quali, per eccitare maggiormente la
pietà del popolo, avevano 1' usanza che, quando avveniva
la morte di un mendicante ne esponevano nelle pubbliche vie
il cadavere e domandavano 1' elemosina ai passanti per pagare
le spese dei becchini e della sepoltura. Tale lugubre usanza
fu abolita nel maggio del 1775 in occasione della morte di
un mendicante cieco, e da quel giorno le dette confraternite
cominciarono a venir meno finché si estinsero1.
(1)Giornale
di Sicilia, 14-15 giugno 1929.
Compagnia di Maria SS. dell' Itria
Fu fondata nella chiesa omonima ed esisteva fin dal
1602. Estinta in seguito e ripristinata nel 1780 è
ora scomparsa da alcuni anni.
Il distintivo consisteva in un camice bianco con cingolo celeste,
mantello pure celeste, cappuccio a visiera bianco, calzette
bianche e scarpe con fibbia. I confrati portavano sul petto
1' emblema di Maria SS., ma il superiore e i congiunti portavano
inoltre un cappello celeste con un fiocco dello stesso colore.
Essi erano retti da un Superiore e due Congiunti che duravano
in carica un anno.
Secondo i capitoli della Compagnia le rendite, sottratte le
spese delle messe e delle funzioni festive, dovevano impiegarsi
in legati di matrimonio in favore delle orfane dei confrati
defunti e in sussidi dei confrati inabili al lavoro.
Congregazione del Fervore
Fu fondata nel secolo XVIII ed era formata di soli
preti. Ora è estinta da molto tempo.
Essa seguiva le regole di quella esistente nella chiesa di
S. Giuseppe in Palermo e aveva lo scopo di ossei vare la disciplina
ecclesiastica e l'educazione dei chierici.
I confrati avevano 1'obbligo di celebrare il primo sabato
della quaresima e una festa solenne in onore della Madonna
del Fervore nel primo martedì dopo la Pentecoste, nella
quale festa due preti suonavano i tamburi.
Accenno alla Confraternita di Maria SS. Addolorata
composta da persone di ambo i sessi, la quale fu fondata,nel
1727 nella Madrice ed ora estinta da molto tempo.
Alla Confraternita di S. Giuseppe, fondata nella chiesa omonima
nel secolo XV ed ora estinta da poco tempo. Il distintivo
consisteva nell'abitino di S. Giuseppe fatto di lana rossa
e orlato di nastro turchino con figura del detto santo in
pittura sul petto, e mai di argento, oro o drappo di seta
o di valore in omaggio alla sua povertà.
Alla Congregazione di Maria SS. del Carmine, fondata nella
chiesa omonima ed ora estinta da molto tempo. A somiglianzà
della Congregazione del Giovedì, i confrati facevano
nel terzo mercoledì di ogni mese 1' esercizio della
buona morte e nella vigilia della festa del Corpus Domini
si riunivano al suono di campana alle ore ventuna nella chiesa
del Carmine e quindi con una scopa in mano percorrevano tutte
le strade, dove l'indomani doveva passare la processione del
SS. Sacramento.
Alla Congregazione della Mastranza, fondata nella chiesa di
S. Giovanni Battista ed ancora esistente con un numero notevole
di confrati. Il distintivo che essi portano consiste in un
piccolo Crocifisso di ottone, legato ad un nastro rosso e
assicurato al collo.
Alla Congregazione di S. Giovanni Battista, fondata nell'
oratorio omonimo, dove sorse poi 1' attuale chiesa di S. Giovanni.
Il distintivo usato dai confrati nei tempi passati non si
conosce, ma quello usato da un certo tempo consiste in una
placca di metallo nichelalo con 1' immagine del SS. Crocifisso.
Alla Confraternita di S. Vito, fondata nella chiesa omonima
ed ora estinia da poco tempo. Il distintivo consisteva in
un abitino rosso con 1' effige del santo. 1 confrati avevano
1' obbligo di celebrare la festa de! 15 giugno e quella della
prima domenica di settembre.
Alla Congregazione del Cuore di Gesù, fondata nella
Madre chiesa nel 1880 ed ancora esistente. Il distintivo consiste
in un abitino rosso e una placca con 1' effige del Sacro Cuore.
Accenno infine di volo alle antiche Confraternite della SS.
Trinità, di S. Leonardo, di S. Antonio abate, dell'
Ospedale vecchio, di Santa Maria di Gesù, di Santa
Maria dei Miracoli, di S. Vincenzo e di S. Nicasio, ora estinte
da tempo immemorabile.
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