La
Storia..
La fondazione del Comune di Cerda risale al 1656
da parte di Giuseppe Santo Stefano, i cui eredi
l'ebbero in feudo col titolo di marchesato fino
alla costituzione del 1812.
Verso il 1816, per determinare meglio le contrade
si diede un'estensione ai due nomi: uno "CALCUSA",
comprendenti i feudi di Tamburello o Ravanusa,
e l'altro "FONTANAMURATAO FONTANAROSSA".
Le prime notizie storiche risalgono al 1430 quando
si paria di Calcusa come feudo di Giliberto Centelles,
Conte di Collesano. In seguito, con un testamento,
il feudo venne lasciato in eredità, prima
a Luciano Ventimiglia, e poi a Salvatore De Mastrantonio;
quest'ultimo nel 1526 ottenne da Re Carlo V°
la facoltà di riunire gente, tramite bando,
nel feudo di Calcusa e Fontanamurata, presso il
"FONDACO NUOVO". In questa data non
si riscontra l'esistenza di usi civici né
di abitazioni; quindi, è escluso che vi
erano abitanti anche tra gli stessi agricoltori
o pastori del luogo, ad ogni modo, questa potrebbe
essere la data di inizio effettivo della comunità
di Cerda. Verso la prima metà del '600,
dopo varie successioni dinastiche, la proprietà
del feudo passa, dalla famiglia Bardi e Pignatelli,
alla famiglia "Della Cerda", tramite
vendita fatta a Luigi Santo Stefano "E CERDA"
("E" complemento di origine?), il quale
prende possesso della Baronia di Calcusa e Fontanamurata
nel 1655, e divenne Marchese della Cerda nel 1659;
in questa occasione venne concessa una seconda
"Licentia Populandi", che obbligava
il Marchese ed i suoi successori a popolare entro
un decennio la Baronia, in caso contrario, il
Viceré avrebbe trasferito detto titolo
in un altro feudo popolato; questa licenza permise
la costruzione, in meno di 50 anni, la costruzione
di 16 abitazioni per una popolazione contadina
di 82 anime. L'ultimo Marchese de Cerda, risale
ai primi dell'800; questi nel 1825 chiese di sostituire
le rendite da lui dovute con l'assegnazione di
una quantità dei suoi beni in valore corrispondente.
In un documento del 1829, risulta che l'ex Baronia
dì Cerda, formata dall'ex feudo di Calcusa
e Trabbiata, venne assegnata a cinque creditori:
1. Don Casimiro Di Maria, Baronello Alleri. 2.
Donna Geltrude Ruffo in Santo Stefano, vedova
del Marchese della Cerda, Don Giuseppe Santo Stefano.
3. Donna Antonia Santo Stefano in Ruffo. 4. Don
Fulco Antonio Santo Stefano e Ruffo. 5. Don Ignazio
Vassallo, quale marito e donatario di Giovanna
Santo Stefano e Ruffo e Vassallo. Resta al Marchese
della Cerda una quantità di terre dell'ex
feudo di Calcusa e Trabbiata.
Ill Comune di Cerda il 27.02.1842, con deliberazione
dichiarò di vantare sull'ex feudo di Fontanarossa,
posseduto dal Marchese della Cerda, e su quello
di Tamburello e Ramusa, posseduti dal Marchese
di San Giorgio, Don Giovanni Notarbartolo, gli
usi di legnare per il fuoco, di cacciare, di dissetare
gli animali nei bevai, e di far pascere e pernottare
gli animali che si conducono ogni anno per il
16 Agosto al mercato di Cerda.
In conclusione, da quanto sopra esposto, si deduce
che il comune di Cerda, abbia avuto una recente
formazione.
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Luoghi
da vedere
Nel territorio del Comune di Cerda si possono
mirare e visitare luoghi di fondamentali interesse
scientifico e naturalistico; siti quali i Boschi
della Favara e di Grazia, il lago Bomes, il monastero
benedettino di S. Maria di Burgìtabìs
dove è stato individuato un insediamento
a lunghissima continuità di vita: età
greca (arcaica, classica, ellenistica), romana
(attestata da frammenti ceramici che si dispiegano
tra l'età proto imperiale e quella bizantina),
medievale. Quest'ultima fase è documentata
principalmente da reperti ceramici di XI-XII secolo.
Il Cozzo Rasolocollo dove è stato individuato
un insediamento greco fortificato, avamposto militare
imerese a controllo del territorio tra la vallata
dell'lmera e quella del Torto, baluardo a difesa
della città e del suo retroterra. Il periodo
di vita del sito, attestato da reperti databili
tra VI e V sec. a.C., lo lega direttamente alla
storia di Himera, distrutta ne!409a.C.
Il Palazzo Baronale, edificio con un impianto
austero, tipico delle costruzioni del territorio
madonita, le Chiese della
Madonna dei Miracoli e dell'Immacolata Concezione
(Chiesa Madre).
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Attrezzature
Sportive
Le sei strutture sportive presenti, dal parco urbano
al campo di calcio, dal la palestra al campo di
tennis e alla struttura polifunzionale, permettono
una continua, salutare e divertente attività
fisica per tutto l'anno.
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Durante
l'Anno
Oltre alle feste canoniche sono da evidenziare:
Marzo
Giorno 19, Festa di San Giuseppe
Aprile
Aprile Giorno 25, Sagra del carciofo
Agosto
Per tutto il mese, l'Estate Cerdese
Giorno 15, Festa della Madonna Assunta
Giorno 16, Festa della Madonna Addolorata
Ultima Domenica, Festa della Madonna della Catena
Settembre
Giorno 8, Festa della Madonna dei Miracoli
Contatti
Utili
Municipio: 091 8991003
U. Turistico: 091 8991003
siti internet:
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